RESTAURATORE EBANISTA
fasi di lavoro per la realizzazione dello studiolo intarsiato
Continuo la realizzazione del mio studiolo per la mia bottega, dopo aver completato lo sfondo, ho cominciato a costruire il primo mobile che rappresenterà, negli sportelli, gli utensili e gli strumenti che uso per l'esecuzione del disegno. Ho voluto inserire computer penna grafica e calibro, strumenti che uso correntemente per l'attuazione del disegno. Oramai la riga e la squadra, anche se necessari lasciano il posto alle nuove tecnologie che reputo di grande aiuto per non ritrovarsi a rifare continuamente ripensamenti sul il disegno che poi sarà definitivo.
Con un progetto realizzato al computer si possono abbinare i vari tipi di legno con i propri colori o abbinando delle texture di essenze legnose. Volendo si potrebbe fare una tarsia virtuale, come già succede per mobili moderni che incollano una foto del tipo di legno nei pannelli di un mobile.
Non è questo il mio obbiettivo. Il mio studiolo si rifà, anche con qualche differenza che riguarda le varie essenze impiegate, all'intarsio pittorico prospettico rinascimentale, che per le tarsie non adoperavano impiallacciature, anche perchè a quel tempo non esistevano, ma usavano listre di legni di 3 mm di spessore ricavate direttamente dalla tavola. Questa lavorazione comprende un notevole lavoro di preparazione ma da la possibilità di scegliere le venature e giochi della natura che si possono sfruttare dal legno in tavola.
Comunque ho cercato nel limite del possibile di adoperare legni del posto, le defezioni volute riguardano il legno di wengè per il colore nero e il mogano per il colore rosso e palissandro per piccole gradazioni di sfumature.
il disegno o cartone preparatorio per la tarsia |
anta dx che riguarda gli strumenti per il disegno nella parte superiore, e per la parte sottostante libri di ricerca e un solido platonico icosaedro. |
gli sportelli intarsiati a fine lavoro |
Il primo angolo intarsiato dello studiolo prospettico |