http://www.corsitarsialegno.it/
La filosofia della mia bottega e quella di lavorare divertendomi, non è sempre così, ma cerco di combinare un lavoro, diciamo stressante per motivi di sopravvivenza, con un lavoro che mi possa gratificare. Quindi durante le giornate divido, o meglio dire dedico una parte del mio lavoro alle mie cose che mi danno soddisfazione.
Questo è il segreto della mia sopravvivenza di artigiano; la sera quando vado a dormire penso cosa devo fare il giorno dopo, così facendo la mattina al risveglio sono sempre carico, forse la notte matura le idee..Una sera mi è balenata l’idea di creare una tarsia contaminata da tutte le tecniche più usate, mi sono messo davanti ad un foglio di carta e ho schizzato un disegno, ahimè purtroppo perso, chissà dove è finito.
Il disegno trattava di ante a grata e di una natura morta ripresa da una foto che avevo fatto tempo fa. Mi sono messo al computer, perché io non disdegno la tecnologia, anzi la trovo necessaria, l’importante che serva per aiutare, semplificare il lavoro e per ottenere risultati migliori, anche se lavoro prevalentemente a mano. Quindi ho progettato il mio pannello che verrà intarsiato con le quattro tecniche di base, e con l’aiuto di una macchina fresatrice CNC a controllo numerico per ottenere gli scassi e le lucertole, che se dovessi farli a mano richiederebbero almeno 2 giorni di lavoro. A dire il vero si potrebbe anche usare il laser per la tarsia ad incastro, ma in questo caso ho preferito farla con il seghetto a traforo tradizionale, e si vede... Forse è anche più bella e più umana. Per quanto riguarda i toppi sono stati eseguiti come la tecnica di una volta formando un blocco di legno costituito da listelli: ho preso una tavola di acero, ciliegio e wengè, le ho tagliate creando dei trapezi di acero e ciliegio e il quadrato di Wengè, li ho uniti insieme e ho formato il toppo. Successivamente ho tagliato a lamine sottili di uno spessore di 2mm il blocco.
scasso |
inserimento del toppo |
la tarsia ottenuta con la tecnica ad incastro |
la tarsia a fine lavoro |