È da un pò di tempo che ci penso, di costruire piccoli oggetti con la tecnica della tarsia a toppo. Questa tecnica era usata nel quattrocento per creare decorazioni prospettiche, che rifinivano pannelli intarsiati anch’essi prospettici che ornavano gli stalli
dei cori delle chiese, oppure per decorare cassette nuziali da regalare alle nubende adibite per contenere accessori per conservare i corredi.
In cosa consiste questa tecnica:
Si prendevano listelli di legno di vario tipo tagliati a poliedro, incollati, riuniti e costretti insieme da un cordino, a formare un parallelepipedo, il toppo, che veniva affettato in sottili lamine. Con questa tecnica ho pensato di costruire dei piccoli contenitori, che riprendono questa lavorazione in chiave moderna, chissà se sarà apprezzata...
Nella bottega ho preso una tavola di acero, di ciliegio , noce e cipresso, le ho tagliate e ho formato dei poliedri a triangolo, l’ho uniti insieme e ho formato il toppo. Poi l’ho tagliato a lamine sottili di uno spessore di 2mm e c’ho costruito un motivo ripetitivo che ho incollato in piccole scatole, ricreando l’effetto prospettico tipico dei manufatti rinascimentali, e questo è il risultato che sono riuscito a fare.